Emmy Noether

Quanti geni non hanno avuto il giusto riconoscimento perché donne?

Emmy Noether è stata una di queste.
Una matematica brillante, tanto fondamentale per la materia da legare il proprio nome alla sua più grande scoperta, il Teorema di Noether. 

Eppure per molti anni l’accesso all’insegnamento retribuito le sarà impedito a causa del suo sesso, ottenendo un vero salario dopo ben 7 anni da docente universitario. Emmy attraversa queste e altre difficoltà, tra cui quella di essere un’ insegnante ebrea nella nascente Germania nazista.
Nonostante le difficoltà Emmy non si arrenderà mai, dedicando la propria vita alla scienza e alla ricerca.
Oggi non vediamo il suo viso sui poster o sulle maglie, né le vengono dedicate centinaia di documentari e pubblicazioni di ogni tipo, eppure se Emmy fosse stata un uomo oggi sarebbe forse famosa quanto e più di Einstein.

Questo è solo un altro caso storico di sessismo nel mondo della scienza, quei casi che l’autrice Cliò Agrapidis sta raccogliendo e raccontando affiancata da brillanti giovani disegnatrici.

Dopo Maria Goeppert-Mayer, un altro capitolo di Women in Science: ecco a voi la storia di Emmy Noether.

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Cliò E. Agrapidis (Ravenna, 1991) è fisico ad indirizzo teorico. Sta completando il PhD a Dresda in fisica teorica dello stato solido. Ha pubblicato diversi articoli su sistemi monodimensionali di spin frustrati e partecipato a numerose conferenze, l’ultima a San Francisco, dove ogni sessione plenaria cominciava con la canzone “San Francisco (be sure to wear flowers in you hair)”. Ha suonato il clarinetto, fatto teatro con Ravennateatro in particolare con Ermanna Montanari, e letto moltissimi fumetti, visto che in parte è figlia d’arte. Per anni è stata volontaria, per così dire, al Festival Komikazen di Ravenna. Parla quattro lingue, ma vorrebbe impararne almeno altre tre, perché la comunicazione è tutto. Per STORMI ha già pubblicato la storia di Maria Goeppert-Mayer.

Elena Mistrello, nata nel 1990, è illustratrice e fumettista. Dopo la formazione in pittura presso l’Accademia di Brera, partecipa ad alcuni progetti in Italia e all’estero inerenti al disegno e alle arti murali. Ha pubblicato Milano, Fermata Isola per Graphic News (2015), Taras, l’atleta di Taranto per Hazard Edizioni e Gazzetta del Mezziogiorno (2018), Quartieri, Viaggio al centro delle periferie italiane per BeccoGiallo (2019), ha collaborato con Il Messaggero di Sant’Antonio (2017/2018) e con la rivista Tracce Urbane dell’Università “Sapienza” di Roma (2018). Ha prodotto le illustrazioni e il fumetto per la drammaturgia teatrale Terra di Rosa in collaborazione con l’attrice e regista Tiziana Vaccaro. Si occupa di autoproduzioni, serigrafia e laboratori per ragazzi sul fumetto e il disegno.